i7pxv


Vai ai contenuti

Notizie e Foto Attivazioni Isole IOTA & IIA

La mia Attività > Attivazione Isole

Isola Sant'Andrea (Gallipoli-LE), Referenze: IIA: LE-01, IOTA: EU-91
Date Attivazione: 29/6-2/7-1988


L' Isola di Sant'Andrea di Gallipoli è situata ad Ovest del porto di Gallipoli. Ha una superficie di oltre 2 Km quadrati ed è alta pochi metri sul livello del mare. Su di essa si trovano alcune vecchie costruzioni, tra cui un edificio con il faro a torre ottagonale. A nord è presente una baia che penetra verso l'interno per circa trecento metri. Possiede una bassa vegetazione erbacea a causa dell'apporto salino delle ondate che frequentemente la coprono. Tra gli anni 1000 e 270 avanti Cristo,in coincidenza con la prima immigrazione ellenica, l'isola era chiamata 'Achotus' (Arida) e successivamente, durante l'epoca Greco-Bizantina (V secolo D.C.), in coincidenza con la colonizzazione dei monaci, fu ribattezzata con il nome attuale. L'unico evento storico degno di nota risale al 1544, anno in cui i Gallipolini affrontarono e sconfissero la flotta turca, ivi naufragata, liberando i cristiani fatti schiavi dai turchi durante le precedenti incursioni a Lipari e Cariati. Nel 1866, sul lato Nord fu costruito il faro (attuale) a grande portata ottica, alto 46 metri, visibile da un lato fino a Taranto e dall'altro fino al Capo di Leuca. Fino al 1973 sull'isola era presente il farista; successivamente le nuove tecnologie consentirono un'assistenza saltuaria per il solo controllo e manutenzione dell'impianto elettrico. Essa non presenta particolari attrattive turistiche a causa della sua aridità, dei venti continui e dell'assenza di vegetazione arborea. A nord-est alcune sorgenti d'acqua dolce favoriscono una piccola flora palustre, costituita da giunchi e papiro egiziano. Verso il centro dell'isola c'é una palude, fatta comunicare con il mare per ovviare ai miasmi tipici dell'acqua stagnante. In primavera, favorita dalle piogge, la microflora mediterranea costituita da giaggioli, iris, assenzio, finocchio di mare, asfodelo, ecc., solo per alcuni giorni, allieta l'occasionale visitatore con il suo delicato profumo ed i colori. In piena estate l'isola si ricopre con una pianta alta non più di quindici centimetri, con il fusto a zig-zag e piccolissimi fiori color viola, la Statice Cancellata. I suoi fondali sono rocciosi e presentano, a nord una vasta prateria di Poseidonia, a sud un ambiente coralligeno. Le specie animali sono molto interessanti: squali bianchi, tartarughe marine ed enormi pesci luna.

______________________________________________________________________________

Isola del Campo (Gallipoli-LE), Referenza IIA: LE-05,
Date Attivazione:


L' Isola Del Campo si trova a meno di duecento metri ad ovest della città di Gallipoli. E' lunga più di duecento metri e larga circa cento. A nord presenta una piccola baia protetta da una miriade di scogli affioranti che non consentono l'accesso da quel lato. Solo quando le condizioni del mare lo consentono essa è accessibile da sud; infatti quandi vi sono forti mareggiate l'isola viene tormentata da enormi ondate che la scavalcano. Questa caratteristica rende possibile la sopravvivenza solo di qualche sparuto arbusto; data la pericolosità per la navigazione l'isola é segnalata da una boa luminosa.

______________________________________________________________________________

Isola Del Capezzone ,Referenze: IIA: LE-02, IOTA EU-091
(nella foto, da sinistra: I7PXV, IK7JWX, IK7XWL, IK7UYB)

L' Isola del Capezzone si trova Nelle immediate vicinanze di Porto Cesareo, ha una superficie di poche decine di metri quadrati ed é ricoperta da una bassa vegetazione di cisto, lentisco e rosmarino. Sembra disposta a guardia di Porto Cesareo. Sopratutto nelle sue acque conserva la testimonianza di vita preistorica, greca e romana.

______________________________________________________________________________

Isola Gallipoli (Città Vecchia), Referenza IIA: LE-10

Gallipoli (città vecchia) è collegata alla terraferma tramite un ponte. Ha una superficie di circa 15 ettari e 6000 abitanti. Fu fondata nel IV secolo a.C. dai Tarantini per fare da scalo verso Taranto stessa. La sua posizione veniva considerata talmente strategica che nel 265 a.C. fu conquistata dai Romani; fu saccheggiata dai Vandali di Totila tra il 452 ed il 542; fino al 1071 fu governata dai Bizantini e successivamente dai Normanni. Nel 1481 subì il sacco dai Turchi, per poi essere conquistata dai Veneziani nel 1484. Nel 1495 i Gallipolini affrontarono e respinsero l'esercito di Carlo VIII e nel 1528 quello di Lautrec. Nel 1895 la città subì i bombardamenti da parte di navi borboniche e inglesi. Gallipoli ha costituito per secoli l'unico porto sulla costa ionico - salentina per la raccolta e l'esportazione delle ingenti quanità di olio d'oliva prodotto nella provincia di Lecce, nonostante le inadeguate strutture disponibili. L'isola dispone di tanti porticcioli, tra i più importamnti il San Giorgio, il Seno del Canneto ed il Seno della Giudecca. Dal lato occidentale a poca distanza possiamo scorgere l'isoletta del Campo (IIA LE-05) e dei Piccioni (IIA LE-28). Di rilievo sull'isola il Castello del secolo XVI (Ref. DCI LE-038) attribuito al Martini. Ampia possibilità di riempire i periodi di QRX o di scarsa propagazione con una visita al barocco dei palazzi, della cattedrale, al seminario, con una passeggiata tra le bianche costruzioni, nelle anguste e orientaleggianti viuzze della cittadina o con una puntatina al quotidiano mercato del pesce.

______________________________________________________________________________

Isola Grande di Porto Cesareo (LE), Referenze: IIA: LE-02, IOTA EU-091
(nella foto, da sinistra: IZ7CTE, I7PXV)

L' Isola Grande di Porto Cesareo si trova a Nord di Gallipoli, a circa 500 metri dalla costa, nei pressi della rinomata località balneare di Porto Cesareo. E' Riserva Naturale di grande interesse botanico, inclusa nella lista dei biotipi di interesse internazionale, compilata dalla Società Botanica Italiana. E' detta anche Isola dei Conigli ed è il maggiore di alcuni isolotti situati nelle vicinanze. Ha una lunghezza di circa 2,5 Km ed una larghezza massima di 400 metri, per una superficie totale di circa 12 ettari. E' praticamente ricoperta da una fitta vegetazione di Pini d'Aleppo ed Acacie interrotta qua e la sia da aree sabbiose che di macchia mediterranea. E' presente una rara pianta endemica: il Limonium Japigicum oltre a grandi piante di Tamerice, esclusive di questa zona. E' presente una cosiddetta "caseddra", cioè un tipico trullo leccese, che per gentile concessione della Guardia Forestale costituisce un valido rifugio, durante le spedizioni di noi radioamatori. I bassi fondali tutt'intorno nascondono un ambiente di tipo subtropicale con varietà animali particolari, tipiche dei mari caldi, tra queste una rara specie di pesciolino che vive normalmente solo nelle zone calde dell'oceano Atlantico e la "Mitra Zonata", rara conchiglia nera a fasce marrone lunga fino a 10 centimetri, molto ricercata dai collezionisti. L'isola si raggiunge agevolmente con una barca o con una bella nuotata, meglio se muniti di maschera.

______________________________________________________________________________

Isola La Chiesa Referenze: IIA BR-08, IOTA EU-091, Brindisi


La Chiesa è una delle isole minori costituenti l'arcipelago delle Pedagne. Ha una superficie piatta, pochi metri sul livello del mare, con scarsa e bassa vegetazione.

______________________________________________________________________________

Isola Pedagna Grande Referenze: IIA BR-01, IOTA EU-091, Brindisi


Pedagna Grande è la maggiore delle cinque isolette che sembrano disposte a formare un cordone a protezione del golfo di Brindisi. Le altre quattro sono Giorgio Treviso, Monacello, La Chiesa, Traversa, con la stessa referenza IOTA EU-91 e rispettive referenze per l'IIA BR-06, BR-07, BR-08, BR-09. Intorno ad esse si trovano fondali sabbiosi interrotti qua e là da ciuffi di poseidonia e rocce isolate. A causa della frequente tempestosità delle acque in questa zona, molte sono le tracce di passate tragedie del mare: numerose anfore e ancore litiche (di pietra) sono state recuperate dagli archeologi subacquei su questi fondali.

______________________________________________________________________________

Isola San Paolo (IJ7ET), Referenze: IIA TA-02, IOTA EU-73, Taranto
Nella foto, dall'alto a sinistra: I7PXV, I7LMR, I7XUW, I7TTV
in primo piano da sinistra, in piedi: I7KVG, ???; seduti, da sinistra: I7VDY, I7YYZ, I7THN, I7ETU

Insieme alla più grande isola di San Pietro, nel bacino del 'Mar Grande' forma l'arcipelago delle Cheradi (in antichità Chiràdes o Electrides, che insieme ad un lunghissimo frangiflutti protegge, al largo il Golfo di Taranto. Misura approssimativamente 500 x 100 metri. E' ancora base della Marina Militare. Alla sua estremità sud-est la parte terminale della diga foranea segnala l'ingresso nel porto di Taranto. Le sue acque sono ricche di fauna invertebrata, di molluschi, celenterati, ecc. Purtroppo i vicini insediamenti industriali,gli scarichi cittadini e l'intenso viavai di navi costituiscono seria fonte di inquinamento.

______________________________________________________________________________

IndietroPlayAvanti
IndietroPlayAvanti

Torna ai contenuti | Torna al menu